domenica 12 ottobre 2014

LE LACRIME DEGLI UOMINI

Gli uomini  che piangono  sono dei "Mostri" .
Non per le lacrime che versano , ma per la leggerezza con cui passano dalle lacrime
alla cattiveria più autentica.
Vivono ogni cosa come un'offesa personale
 
Odiano la loro Fragilita' e questo li rende spietati ed egoisti , fino all'inverosimile.
 
Soprattutto  perché , non resterebbero mai con chi li ha visti piangere !!
 
E' tempo sprecato !
Piangono per loro stessi . 

mercoledì 8 ottobre 2014

LEGGENDO "PER CASO" ALDO CAROTENUTO

ALDO  CAROTENUTO
Il TRADITORE  è spesso privo di capacità di fondare la propria esistenza intorno ad un proprio centro interiore e ha la compulsione a riempire i vuoti con punti
di riferimento esterni, col partner prima e, quando questo non corrisponde più ai suoi bisogni, con altri partner, oppure con il lavoro, con sostanze, con il
gioco, con l’alcool, in una fuga continua da sé stesso.


E’ una persona che non appartiene a nulla e nulla mai gli apparterrà totalmente, se non l’inutilità e il vuoto del suo essere evanescente.
Quindi, mentre il traditore nega e scappa, perché non riesce a stare in ascolto di sé, il TRADITO pretende e attanaglia l’altro a causa della profonda ferita e,
d’altra parte, IL TERZO rincorre e sogna il mondo che non c’è.
Nessuno dei tre, in definitiva, è presente a sé stesso e nessuno è in grado di rimanere da solo, di fare i conti con la propria incapacità di bastare a se  stesso.

Ciò che è importante imparare dalle nostre vite è la certezza di poter attraversare anche la solitudine.

Quando questa fiducia interiore viene meno, il tradimento è in agguato.


La nostra psiche è la natura stessa, è una sua scintilla, è colei che crea e nutre, ma sa essere anche potentemente violenta, se necessario, e spesso, è costretta ad esserlo per salvarci dal peggio.


L’individualità richiede il coraggio di essere soli e di opporsi a un mondo che tradisce e banalizza.
Aldo Carotenuto
Psicoanalista

domenica 28 settembre 2014

A R T A ' La Pittura Per Caso

A R T A'
Ho cercato sempre di valorizzare  le  qualità  e i   talenti :
Dalla scrittura alla pittura .
 

  
 

Haruki Murakami


La compagnia inglese di bookmakers, Ladbrokes, che da più di un decennio accetta scommesse sul Nobel per la letteratura, quest'anno dà una quotazione di 5 a 1 a favore di Murakami, rispetto ai 12 a 1 dell'americana Joyce Carol Oates. Murakami e la Oates da sempre sono i favoriti. Non è ancora chiaro quando verrà annunciato il vincitore. Gli allori inizieranno ad essere consegnati la prossima settimana, a cominciare dal Nobel per la fisiologia o per la medicina che presumibilmente si terranno Lunedì. Il Premio per la Letteratura di solito è previsto per il Giovedì della stessa settimana di premiazione.

sabato 27 settembre 2014

IL MIO NEMICO SONO IO - IL TUO NEMICO SEI TU

                  La tua difesa è il tuo reale pericolo
 
Forse non ti sei mai reso conto che è proprio la tua paura di essere attaccato ,ad attrarre quello da cui ti difendi.
 


Magritte
 
Mi rendo sempre più conto della difficoltà che hanno le persone a capire l’enorme influenza che i nostri pensieri e le nostre parole hanno sulla realtà che andiamo a creare momento dopo momento.
Di solito siamo portati a credere che i nostri pensieri non abbiano alcuna influenza, ma come ho già scritto, ogni pensiero prima o poi ritorna e condiziona la nostra vita con un evento che rispecchia fedelmente quel pensiero o credenza.
In questo articolo desidero soffermarmi sul fatto che è proprio il nostro atteggiamento di difesa che crea le cose o persone dalle quali pensiamo di doverci difendere.
Chi mi segue regolarmente , sa benissimo che siamo noi ad attrarre nella nostra vita qualsiasi evento o persona che sia in corrispondenza con la vibrazione primaria dei pensieri che affollano la nostra mente. Ebbene, forse pochi si rendono conto che questa è una legge dell’Universo, e come tale funziona sempre, indipendentemente dalla nostra volontà o consapevolezza.

Tutte le volte che siamo “contro” qualcosa, infatti, non facciamo altro che attirare proprio la cosa contro cui stiamo lottando. E’ per questo che Madre Teresa rispondeva sempre a chi le chiedeva per quale motivo non partecipasse mai a manifestazioni contro la guerra:
  
Quando organizzerete una manifestazione
a favore della pace, chiamatemi.
 
Madre Teresa aveva sicuramente intuito i meccanismi con i quali l’Universo funziona.
Dovete sempre considerare che viviamo in un Universo ‘attrattivo‘, non ‘repulsivo‘. Questo vuol dire che parole come ‘non‘ o ‘contro‘ semplicemente non hanno alcun significato.

Desidero raccontarvi di un articolo letto tempo fa su di un giornale locale, che può far riflettere su quanto sto dicendo. Il titolo della notizia raccontava di una ragazza che era stata investita da un treno presso un passaggio a livello incustodito, fortunatamente cavandosela solo con qualche osso rotto. Incuriosito dal titolo, ho letto tutta la notizia, venendo a scoprire che il padre della ragazza stava da tempo combattendo una battaglia personale contro le ferrovie per far mettere in sicurezza quel passaggio a livello. Nel corpo dell’articolo c’era scritto che il padre, prima dell’incidente, aveva scritto ben più di 100 lettere di protesta chiedendo che il caso venisse preso in esame.
Pensate quale e quanta energia, rafforzata da sentimenti di rabbia, quel padre aveva focalizzato sulla possibilità che qualcuno potesse essere investito da un treno. E forse chissà quante volte aveva anche visualizzato la scena di un treno che investiva qualche sfortunato passante. Tutta quell’energia non poteva rimanere inespressa, e quell’ignaro signore non poteva nemmeno lontanamente immaginare che stava creando lui stesso i presupposti affinchè accadesse proprio l’evento che voleva scongiurare.
Naturalmente questo meccanismo funziona per qualsiasi pericolo dal quale vogliamo fuggire.
Nel libro “
Un Corso in Miracoli“, infatti, questo concetto viene espresso in più punti. Che lo crediate o no, siamo proprio noi a creare i nostri nemici attraverso il nostro atteggiamento di paura e conseguente difesa.
Quello che dobbiamo davvero comprendere è che tutta la realtà che noi vediamo separata e al di fuori di noi esiste solo nella nostra mente. Come ho avuto modo di dire più volte, non c’è niente là fuori, oltre le proiezioni delle nostre più intime credenze e paure.
Non avremo più nulla da cui difenderci quando finalmente capiremo che siamo noi gli unici artefici del nostro destino.

Questo purtroppo è un argomento ancora tabù per molti. Tutte le volte che affronto questo discorso, infatti, vengo duramente attaccato da qualcuno che protesta dicendo che le vittime dei crimini non possono essere considerate responsabili delle loro disgrazie.
E’ ovvio che quelle persone non hanno attirato consapevolmente a sè i loro problemi, è talmente scontato che considero del tutto stupido pensare che io stia intendendo una cosa diversa.
E’ la nostra inconsapevolezza il nostro vero nemico.

Dobbiamo finalmente renderci conto che i nemici che vediamo là fuori sono solo le proiezioni delle nostre più profonde paure, e come tali possono essere eliminati semplicemente riconoscendo la loro realtà effimera. Siamo solo noi i veri nemici di noi stessi, e lo siamo tutte le volte che ignoriamo quali sono le vere leggi dell’Universo, e tutte le volte che rifiutiamo di credere nell’immenso potere della nostra mente.
Vi lascio con le stupende parole di Master Teacher, uno dei più famosi e preparati insegnanti di “Un Corso in Miracoli”:

Tu l’hai sentito dire: “Occhio per occhio”,
mi difenderò perché sono attaccato.
Io ti dico no. Tu devi perdonare
il tuo nemico.
Perché devi perdonare il tuo nemico?
…non ti ho sentito.
Hai detto “Il mio nemico sono io?"

DIPENDENZE E DINTORNI SE LA RABBIA E' LA TUA DROGA

 
 

A differenza di quanto comunemente si crede, la dipendenza da sostanze chimiche non riguarda solo chi assume droghe o alcool, ma riguarda tutti noi, indistintamente.

Siamo portati a pensare che il problema della dipendenza da sostanze chimiche non ci riguardi affatto. In fondo facciamo una vita regolare e sana, molti di noi fanno anche sport, non facciamo uso di droghe, e non beviamo affatto alcolici, o beviamo solo qualcosa durante i pasti, insomma crediamo di essere del tutto estranei a questo problema.
Non è così. Ognuno di noi è dipendente da diverse sostanze chimiche, e anche se la cosa può sembrarti strana, continua a leggere e capirai  perchè

La dipendenza infatti non riguarda solo le sostanze chimiche immesse dall’esterno, come droghe o alcool; quella di cui sto parlando è una dipendenza più subdola, della quale non ci rendiamo conto, ma di cui tutti, in diversa misura, siamo afflitti. Sto parlando della dipendenza dalle sostanze chimiche che vengono prodotte dal nostro stesso corpo.
Ebbene si. Gran parte delle nostre abitudini mentali sono condizionate da una vera e propria dipendenza dalle sostanze chimiche che vengono prodotte dal nostro corpo, e ora ti spiegherò come.

La materializzazione delle emozioni

E’ stato scoperto dalla neurobiologia che ad ogni emozione, come rabbia, invidia, paura, ma anche gioia, euforia, ecc. corrispondono delle sostanze chimiche, chiamate neurotrasmettitori, che non sono altro che proteine che vengono emesse dal corpo in risposta a qualsiasi emozione.
Possiamo considerare i neurotrasmettitori come la materializzazione delle emozioni. A cosa servono questi neurotrasmettitori? Possiamo dire con buona approssimazione che essi rappresentano il ‘cibo’ delle nostre cellule. Le cellule, infatti, hanno sulla loro membrana esterna diversi recettori, ognuno dei quali risponde ad un neurotrasmettitore diverso. Il ruolo dei recettori è quello di venire attivati dal corrispondente neurotrasmettitore per generare una specifica proteina, una specie di messaggio chimico, che penetra nella cellula e ne va ad attivare il DNA.
Questa figura illustra più o meno come funziona questo meccanismo:
recettore
Cosa c’entra tutto ciò con la dipendenza da sostanze chimiche? C’entra eccome.
Se noi tendiamo ad avere molti pensieri negativi come rabbia, collera, paura, ecc. nel nostro organismo verranno prodotti molti neurotrasmettitori corrispondenti a queste emozioni. Le nostre cellule allora si nutriranno con queste sostanze, immettendo al loro interno il messaggio corrispondente all’emozione ad esso collegata.

Se ce ne sono in eccesso rispetto ai recettori, però, ad un certo punto si produce una specie di saturazione, e siccome la cellula si abitua a ricevere questi neurotrasmettitori, alla prossima duplicazione della cellula cosa succederà? Semplice, le due nuove cellule risultanti dalla duplicazione avranno molti più recettori sulla loro membrana per assorbire i neurotrasmettitori in eccesso.
In altre parole, ad ogni nuova generazione di cellule i recettori corrispondenti alle emozioni che proviamo più spesso aumenteranno, mentre tutti gli altri diminuiranno e si atrofizzeranno.

Ecco allora che entriamo nella fase di dipendenza. Il nostro corpo, infatti, le cui cellule sono piene di un particolare tipo di recettori, chiederà sempre più neurotrasmettitori per soddisfare la maggior richiesta, innescando così un processo a spirale dal quale sarà difficile uscire, esattamente come succede in ogni tipo di dipendenza da sostanze chimiche.

Quel sottile piacere…

Quali sono gli effetti di questa dipendenza? Esattamente quello che succede di solito ad ognuno di noi quando non riusciamo a controllare la nostra mente e la lasciamo vagare in qualsiasi direzione. E’ facile capire che la direzione scelta dalla mente sarà esattamente quella che soddisferà la richiesta che il corpo le fa in ogni momento, attivando così pensieri negativi che emetteranno i corrispondenti neurotrasmettitori.
Ecco perchè allora ci ritroviamo spesso a rimuginare episodi passati che ci provocano rabbia, o a immaginare eventi futuri nei quali andiamo a ‘dirgliene quattro a quello lì‘ (il nostro capo, il vicino che disturba, l’ex-partner, la suocera, …).
Avrete forse anche notato che sentiamo addirittura un sottile piacere nel perderci in pensieri che stimolano in noi sentimenti di rabbia o rivalsa nei confronti di qualcuno.
E’ normalissimo, perchè quel piacere è un piacere reale, provocato dal nostro corpo che ‘ringrazia’ per tanta abbondanza di cibo per le sue cellule affamate.

Non sono solo pensieri

Ok, direte voi. Che male c’è? Tanto sono solo pensieri.
Niente affatto. Dovete rendervi conto che state immettendo pericolose tossine all’interno delle vostre cellule. State immettendo le sostanze chimiche corrispondenti a sentimenti negativi come rabbia, rivalsa, odio, paura, ecc.
Non pensate siano innocue. Ognuna di quelle sostanze va a modificare il DNA delle vostre cellule, e sicuramente già sapete che le nuove cellule che vanno a popolare il nostro corpo sono generate proprio a partire da quel DNA. Tutto questo quindi va a riflettersi sulla salute e sull’aspetto esteriore del nostro corpo.

Ogni ruga che compare sul viso corrisponde ad un sentimento di rabbia o preoccupazione. E nel lungo termine quei sentimenti negativi andranno inesorabilmente a trasformarsi in problemi fisici e malattie.
Per iniziare la disintossicazione bisogna prima di tutto avere la consapevolezza di essere intossicati. Vi basta allora questo per iniziare finalmente a prendere il controllo della vostra mente e zittire una volta per tutte quella stupida e dannosa vocina che vi costringe a pensare pensieri non vostri?
 
                                                                                                                       PaoloMarrone

mercoledì 24 settembre 2014

Why ?

Because....
 
Yes of course...

"Se Questo è un Uomo"

"Dignità, sf. Condizione abituale e coerentemente perseguita e difesa di onorabilità e nobiltà morale, che nasce dalle qualità intrinseche ed essenziali dell'uomo, e si fonda sul suo comportamento e sul suo contegno nei rapporti sociali, sui propri meriti e sul proprio grado; e, insieme, il rispetto che egli ha di sé e che esige e suscita negli altri in forza di tale esemplarità etica."
         "In Forza di Tale Esemplarità Etica"


 

martedì 23 settembre 2014

L'ho rivisto solo una volta


 L'ho rivisto solo una volta .
Non Era Diverso da Tutti Gli Altri
                                                LouisMalle



lunedì 22 settembre 2014

NO  COMMENT


Amo le persone che sanno stare anche da sole .
 
Sono quelle che,
se ti restano accanto,  
è perché
"ti vogliono bene davvero"